3v. - 13v. del T. II della Par. IV dei Manoscritti Galileiani presso la Biblioteca Nazionale di Firenze, una stesura autografa, poco diversa da quella definitiva della stampa: e, attenendoci nel testo a quest'ultima, abbiamo raccolto appiè di pagina le varianti più notevoli (e insieme i più notevoli tratti cancellati) della lezione manoscritta, la quale ci fu preziosa anche per correggere, col suo sussidio, molti degli errori che, in siffatte pagine piene di numeri e calcoli, sono nella stampa più frequenti che nelle altre parti. Nell'apparato critico abbiamo chiamato l'autografo con la lettera G, quando era necessario contrapporlo alla stampa: ma si deve intendere che derivino dal manoscritto anche tutte quelle varianti di cui non è detto espressamente che siano della stampa, della quale abbiamo notato le lezioni erronee, ogni volta che ce ne siamo discostati per seguir G; in note a' singoli passi(*) abbiamo poi reso conto di altre correzioni di errori, concernenti numeri, che si riscontrano anche nell'autografo, ma che manifestamente si devono considerare come materiali trascorsi di penna del grande uomo. Abbiamo proceduto in questo però con somma prudenza, e conserviamo, pur facendone nota, altri errori che devonsi attribuire a inavvertenza o inesattezza dell'autore, e a' quali si collegano gli ulteriori svolgimenti de' calcoli, che altrimenti avremmo dovuto troppo alterare(66).
Un certo numero di correzioni, in tutto il Dialogo ci fu fornito da un esemplare dell'edizione originale, che forma ora il cod.
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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze 1897
pagine 1069 |
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Manoscritti Galileiani Biblioteca Nazionale Firenze Dialogo
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