Aristotile accomoda i precetti d'architettura alla fabbrica del mondo, e non la fabbrica a' precetti.
Moto retto tal volta semplice, e tal volta misto, per Aristotile.
SIMP. Oh non vi par ella differenza bastevole se il movimento semplice ed assoluto sarà più veloce assai di quello che vien dal predominio? e quanto vien più velocemente all'ingiù un pezzo di terra pura, che un pezzuol di legno?
SAGR. Bene, Sig. Simplicio; ma se la semplicità si ha da mutar per questo, oltre che ci saranno centomila moti misti, voi non mi saprete determinare il semplice; anzi, di più, se la maggiore e minor velocità possono alterar la semplicità del moto, nessun corpo semplice si moverà mai di moto semplice, avvengachè in tutti i moti retti naturali la velocità si va sempre agumentando, ed in conseguenza sempre mutando la semplicità, la quale, per esser semplicità, conviene che sia immutabile; e, quel che più importa, voi graverete Aristotile d'una nuova nota, come quello che nella definizione del moto composto non ha fatto menzione di tardità nè di velocità, la quale ora voi ponete per articolo necessario ed essenziale. Aggiugnesi che nè anco potrete da cotal regola trar frutto veruno; imperocchè ci saranno de' misti, e non pochi, de' quali altri si moveranno più lentamente, ed altri più velocemente, del semplice, come, per esempio, il piombo e 'l legno in comparazione della terra: e però tra questi movimenti quale chiamerete voi il semplice, e quale il composto?
SIMP. Chiamerassi semplice quello che vien fatto dal corpo semplice, e misto quel del corpo composto.
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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze 1897
pagine 1069 |
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Aristotile Aristotile
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