Pagina (207/1069)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E non solo i tiri per le linee meridiane, ma nè anco i fatti verso oriente o verso occidente riuscirebber giusti, ma gli orientali riuscirebbero alti, e gli occidentali bassi, tuttavolta che si tirasse di punto in bianco; perchè sendo il viaggio della palla in amendue i tiri fatto per la tangente, cioè per una linea parallela all'orizonte, ed essendo che al moto diurno, quando sia della Terra, l'orizonte si va sempre abbassando verso levante ed alzandosi da ponente (che però ci appariscono le stelle orientali alzarsi, e le occidentali abbassarsi), adunque il bersaglio orientale s'andrebbe abbassando sotto il tiro, onde il tiro riuscirebbe alto, e l'alzamento del bersaglio occidentale renderebbe basso il tiro verso occidente. Talchè mai non si potrebbe verso nissuna parte tirar giusto: e perchè l'esperienza è in contrario, è forza dire che la Terra sta immobile.
      Primo argomento, preso dai gravi cadenti da alto a basso.
     
     
     
     
     
      Confermasi con l'esempio del cadente dalla cima dell'albero della nave.
     
     
     
     
     
     
      Secondo argomento, preso dal proietto tirato in grand'altezza.
     
     
     
     
     
      Terzo argomento, preso da i tiri d'artiglieria verso levante e verso ponente.
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
      Confermasi l'argomento con i tiri verso mezo giorno e verso tramontana.
     
      Confermasi l'istesso per i tiri verso levante e verso ponente.
      SIMP. Oh queste son ben ragioni, alle quali è impossibile trovar risposta che vaglia.
     
      SALV. Vi giungono forse nuove?
     
      SIMP. Veramente sì. Ed ora veggo con quante belle esperienze la natura ci è voluta esser cortese per aiutarci a venire in cognizione del vero.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze
1897 pagine 1069

   





Terra Terra