Per questo son io divenuto curiosissimo di toccar, come si dice, il fondo di questo negozio, e reputo a mia gran ventura l'incontro di amendue voi, da i quali io possa senza veruna fatica sentir tutto quel ch'è stato detto, e forse che si può dire, in questa materia, sicuro di dover esser, in virtù de' vostri ragionamenti, cavato di dubbio e posto in istato di certezza.
Cristiano Vurstisio lesse alcune lezioni intorno all'opinione del Copernico, e quello che ne avvenne.
I seguaci del Copernico tutti sono stati prima contrarii a tale opinione, ma i seguaci d'Aristotile e di Tolomeo non sono stati mai della contraria.
SIMP. Ma purchè l'opinione e la speranza non vi vadia fallita, e che in ultimo non vi troviate più confuso che prima.
SAGR. Mi par d'esser sicuro che cotesto non possa intervenire in veruna maniera.
SIMP. E perchè no? Io son buon testimonio a me medesimo, che quanto più si va avanti, più mi confondo.
SAGR. Cotesto è indizio che quelle ragioni che sin qui vi erano parse concludenti, e vi tenevano sicuro della verità della vostra opinione, cominciano a mutare aspetto nella vostra mente ed a lasciarvi pian piano, se non passare, almeno inclinare verso la contraria. Ma io, che sono, e sono stato sin ora, indifferente, confido grandemente d'avermi a ridurre in quiete e in sicurezza; e voi stesso non me lo negherete, se volete sentir qual cosa mi persuada a così sperare.
SIMP. La sentirò volentieri, e non men grato mi sarebbe che in me operasse il medesimo effetto.
SAGR. Favoritemi dunque di rispondere alle mie interrogazioni.
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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze 1897
pagine 1069 |
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Vurstisio Copernico Copernico Aristotile Tolomeo
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