SIMP. Sì bene, sì bene; ma lasciamo le beffe.
SAGR. Tanto sapete ancora la ragion di quest'altro. Ditemi dunque: sapete che una cosa che si muova, quando vien impedita si ferma?
SIMP. Sollo; quando però l'impedimento è tanto che basti.
SAGR. Sapete voi che maggiore impedimento arreca al mobile l'avere a muoversi per terra che per aria, essendo la terra scabrosa e dura, e l'aria molle e cedente?
SIMP. E perchè so questo, so che la ruzzola andrà più veloce per aria che per terra; talchè il mio sapere è tutto all'opposito di quel che voi stimavi.
SAGR. Adagio, Sig. Simplicio. Sapete voi che nelle parti di un mobile che giri intorno al suo centro, si ritrovano movimenti verso tutte le bande? sì che altre ascendono altre descendono, altre vanno innanzi, altre all'indietro?
SIMP. Lo so, ed Aristotile me l'ha insegnato.
SAGR. E con qual dimostrazione? ditemela di grazia.
SIMP. Con quella del senso.
SAGR. Adunque Aristotile vi ha fatto vedere quel che senza lui non avereste veduto? avrebbev'egli prestato mai i suoi occhi? Voi volevi dire che Aristotile ve l'aveva detto, avvertito, ricordato, e non insegnato. Quando dunque una ruzzola, senza mutar luogo, gira in sè stessa, non parallela, ma eretta all'orizonte, alcune sue parti ascendono, le opposte descendono, le superiori vanno per un verso, l'inferiori per il contrario. Figuratevi ora una ruzzola che, senza mutar luogo, velocemente giri in sè stessa e stia sospesa in aria, e che, in tal guisa girando, sia lasciata cadere in terra a perpendicolo: credete voi che arrivata che ella sarà in terra, seguiterà di girare in sè stessa senza mutar luogo, come prima?
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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze 1897
pagine 1069 |
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Aristotile Aristotile Aristotile
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