Talchè noi venghiamo liberi di ricercar nuove cause di accelerazione o di altri moti, poichè il mobile, tanto stando su la torre quanto scendendone, sempre si muove nel modo medesimo, cioè circolarmente, con la medesima velocità e la medesima uniformità. Or ditemi quel che vi pare di questa mia bizzarria.
Mobile cadente dalla cima della torre si muove per la circonferenza d'un cerchio.
Non si muove più nè meno che se fusse restato là su.
Si muove di moto equabile, e non accelerato.
SAGR. Dicovi che non potrei a bastanza con parole esprimer quanto ella mi par maravigliosa: e per quanto al presente mi si rappresenta all'intelletto, io non credo che il negozio passi altrimenti; e volesse Dio che tutte le dimostrazioni de' filosofi avesser la metà della probabilità di questa. Vorrei bene, per mia intera sodisfazione, sentir la prova come quelli archi sieno eguali.
SALV. La dimostrazion è facilissima. Intendete esser tirata questa linea IE; ed essendo il semidiametro del cerchio CD, cioè la linea CA, doppio del semidiametro CE del cerchio CI, sarà la circonferenza doppia della circonferenza, ed ogn'arco del maggior cerchio doppio di ogni arco simile del minore, ed in conseguenza la metà dell'arco del cerchio maggiore eguale all'arco del minore: e perchè l'angolo CEI, fatto nel centro E del minor cerchio e che insiste su l'arco CI, è doppio dell'angolo CAD, fatto nel centro A del cerchio maggiore, al quale suttende l'arco CD, adunque l'arco CD è la metà dell'arco del maggior cerchio simile all'arco CI, e però sono li due archi CD, CI eguali: e nell'istesso modo si dimostrerrà di tutte le parti.
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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze 1897
pagine 1069 |
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Dio
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