Però, quando voi aveste una sfera ed un piano perfetti, benchè materiali, non abbiate dubbio che si toccherebbero in un punto; e se questo era ed è impossibile ad aversi, molto fuor di proposito fu il dire che sphaera aenea non tangit in puncto. Ma più vi aggiungo, Sig. Simplicio: concedutovi che non si possa dare in materia una figura sferica perfetta nè un piano perfetto, credete voi che si possano dare due corpi materiali di superficie in qualche parte e in qualche modo incurvata, anco quanto si voglia irregolatamente?
Le cose in astratto riescono precisamente quali in concreto.
SIMP. Di questi non credo che ce ne manchino.
SALV. Come ve ne siano di tali, questi ancora si toccheranno in un punto, chè il toccarsi in un sol punto non è miga privilegio particolare del perfetto sferico e del perfetto piano. Anzi chi più sottilmente andasse contemplando questo negozio, troverebbe che più difficile assai è il trovar due corpi che si tocchino con parte delle lor superficie, che con un punto solo: perchè a voler che due superficie combagino bene insieme, bisogna o che amendue sieno esattamente piane, o che se una è colma, l'altra sia concava, ma di una incavatura che per appunto risponda al colmo dell'altra; le quali condizioni son molto più difficili a trovarsi, per la lor troppo stretta determinazione, che le altre, che nella casual larghezza son infinite.
Toccarsi in un punto non è proprio delle sfere perfette solamente, ma di tutte le figure curve.
È più difficile il trovar figure, che si tocchino con parte di lor superficie, che con un punto solo.
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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze 1897
pagine 1069 |
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