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      E per più facile intelligenza del tutto, ne
     
     
     
     
     
     
     
     
     
      Moto annuo fatto dal centro della Terra sotto l'eclittica, e moto diurno fatto dalla Terra circa il proprio centro.
     
      L'asse della Terra si mantien sempre parallelo a sè stesso, e descrive una superficie cilindrica ed inclinata all'orbe magno.
     
     
     
     
     
     
      L'orbe della Terra già mai non s'inclina, ma immutabilmente si conserva.
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
      Le stelle fisse poste nell'eclittica mai non si alzano nè abbassano per causa del moto annuo della Terra, ma ben si avvicinano ed allontanano.
      disegneremo le figure lineari: e prima segniamo nel piano dell'eclittica il cerchio ANBO, ed intendiamo i punti A, B essere gli estremi verso borea e verso austro, cioè il principio di Cancro e di Capricorno, ed il diametro AB prolunghiamolo indeterminatamente per D e C verso la sfera stellata: dico ora, primieramente, che niuna delle stelle fisse poste nell'eclittica, per qualsivoglia mutazion fatta dalla Terra per esso piano dell'eclittica, varierà mai elevazione, ma sempre si scorgerà nella medesima superficie; ma bene se gli avvicinerà ed
      [vedi figura 25.gif]
     
      allontanerà la Terra per tanto spazio quanto è il diametro dell'orbe magno. Il che sensatamente si vede nella figura: imperocchè, sia la Terra nel punto A o sia in B, sempre la stella G si vede per la medesima linea ABC; ma bene la lontananza BC si è fatta minore della CA per tutto il diametro BA: il più dunque che si possa scorgere nella stella C, ed in qualsivoglia altra posta nell'eclittica, è la accresciuta o diminuita apparente grandezza, per l'avvicinamento o allontanamento della Terra.


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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze
1897 pagine 1069

   





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