In tal guisa la Terra, sospesa e librata nella circonferenza dell'orbe magno, e situata in tal modo che una delle sue note, qual sarebbe per esempio il suo polo boreale, riguardi verso una tale stella o altra parte del firmamento, verso la medesima si mantien sempre diretta, benchè portata co 'l moto annuo per la circonferenza di esso orbe magno. Questo solo è bastante a far cessare la maraviglia e rimuovere ogni difficultà: ma che dirà il Sig. Simplicio se a questa non indigenza di causa cooperante aggiugneremo una mirabile virtù intrinseca del globo terrestre, di riguardar con sue determinate parti verso determinate parti del firmamento? Parlo della virtù magnetica, participata costantissimamente da qualsivoglia pezzo di calamita. E se ogni minima particella di tal pietra ha in sè tal virtù, chi vorrà dubitare, la medesima più altamente risedere in tutto questo globo terreno, abbondante di tal materia, e che forse egli stesso, quanto alla sua interna e primaria sustanza, altro non è che un'immensa mole di calamita?
Moto in giù non è del globo terrestre, ma delle sue parti
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Moto annuo e moto diurno compatibili nella Terra.
Ogni corpo pensile e librato, portato in giro nella circonferenza d'un cerchio, acquista per sè stesso un moto in sè medesimo, contrario a quello.
Esperienza la quale sensatamente mostra, due moti contrarii naturalmente convenire nel medesimo mobile.
Terzo moto attribuito alla Terra è più presto un restare immutabile.
Virtù mirabile interna del globo terrestre, di riguardar sempre la medesima parte del cielo.
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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze 1897
pagine 1069 |
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