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      Mirabil cosa mi sembra invero, tra l'altre, questa de i Peripatetici, li quali concedono (nè posson(317) negarlo) che il nostro globo terrestre sia de facto un composto di infinite materie diverse, concedono appresso, de i corpi composti il moto dovere esser composto; i moti che si posson comporre sono il retto e 'l circolare, atteso che i due retti, per esser contrarii, sono incompatibili tra di loro; affermano, l'elemento puro della terra non si ritrovare, confessano che ella non si è mossa già mai di verun movimento locale: e poi voglion porre in natura quel corpo che non si trova, e farlo mobile di quel moto che mai non ha egli esercitato nè mai è per esercitare; ed a quel corpo che è ed è stato sempre, negano quel moto che prima concedettero dovergli naturalmente convenire.
      Con due moti retti non si compongono moti circulari.
     
      Si costringono i filosofi a confessar che la calamita sia composta di sustanze celesti e di elementari.
     
     
     
      Fallacia di quelli che chiamano la calamita corpo misto, e 'l globo terrestre corpo semplice.
     
      Discorso peripatetico pieno di fallacie e contradizioni.
      SALV. Di grazia, Sig. Sagredo, non ci affatichiam più in questi particolari, e massime che voi sapete che il fin nostro non è stato di determinar risolutamente o accettar per vera questa o quella opinione, ma solo di propor per nostro gusto quelle ragioni e risposte che per l'una e per l'altra parte si possono addurre; e il Sig. Simplicio risponde questo in riscatto de' suoi Peripatetici: però lasciamone il giudizio in pendente, e la determinazione in mano di chi ne sa più di noi.


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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze
1897 pagine 1069

   





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