Etc.
Il moto di un cerchio, che si muova dentro a un altro, si deve stimare farsi conforme al moto o alla divisione dell'ambiente, secondo che le parti dell'interno fanno in relazione delle parti dell'ambiente riguardate dalle parti dell'incluso: e così l'interno abcd si dirà muoversi secondo l'ordine delle parti dell'ambiente efgh, quando la conversione sarà dal punto d verso [a] e da a verso b, che sono le parti che riguardano verso l'arco hef; e non si dirà, tal moto esser contrario all'ordine hef perchè il moto delle parti bcd sia contrario all'hef, perchè bcd riguarda fgh e secondo l'ordine di quelle cammina. Questo si nota in grazia della conversion delle macchie solari, che si deve chiamare da ponente a levante, a confusione dello Scheiner.
[vedi figura 35.gif]
Nota nel Fromondo a f. 10, al segno [vedi figura ariete.gif], come egli dice aver dal Keplero e da me la conversion delle macchie, e non da Apelle.
Per quelli che si perturbano per avere a mutar tutta la filosofia, mostrar come non è così, e che resta la medesima dottrina dell'anima, della generazione, delle meteore(323), degli animali.
Per quelli che non si accomodano al moto annuo per l'avere a far salire e scendere il [globo](324), domandar se quando non avesse a salire, si quieterebbero. Si dichiari che l'istesso [d]ovrebb[ero] dire della nave che circonda la Terra. E perchè essi capiscono per moto che non salga nè scenda q[uell]o che si facesse per cerchi i cui poli fussero in nostro zenit, soggiugni che tutti i cerchi hanno per polo qualche zenit, e che noi Toscani non doviamo esser privilegiati nel nostro zenit rispetto a i Portughesi o(325) i Persiani, e che sì come il moto intorno al globo terrestre per ogni cerchio non sale e non sciende, così ne i cerchi celesti.
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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze 1897
pagine 1069 |
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