SALV. Io dico che nissuna cosa si muove naturalmente di moto retto. Cominciamo a ricercar discorrendo: i moti di tutti i corpi celesti son circolari; le navi, i carri, i cavalli, gli uccelli, tutti si muovon di moto circolare intorno al globo terrestre; i moti delle parti degli animali son tutti circolari: ed in somma noi ci riduciamo a non trovare altro che gravia deorsum et levia sursum sembrino muoversi rettamente; ma nč di questi siamo sicuri, se prima non si dimostra che il globo terrestre stia immobile.
SIMP. Ancor che io non sappia produrre argomenti necessarii per prova di cotal conclusione, non č perō che altri non sia per poterlo fare.
SALV. Guardatevi pur che tal proposizione non sia falsa, perchč vi assicuro che nč voi nč uomo del mondo sarā giā mai bastante a portar ragion che vaglia per dimostrarla vera. Potrebbe ben esser che io non fussi bastante a scoprir la fallacia della dimostrazione; ma che ella fusse concludente, questo č(337) assolutamente impossibile.
SIMP. Quando io, volto verso 'l cielo, considero l'immenso spazio che č dall'oriente all'occidente, mi par pur gran cosa che io non abbia a comprendere il moto d'una stella, che in sė breve tempo, di 10 o 12 ore, vi debbe trapassare.
SALV. Ma se voi guardate la mostra di quell'oriuolo che č in quel muro, comprendete voi il suo moto, che in 12 ore ha da passar mezo cerchio?
SIMP. Signor no: ma che ha che fare un mezo cerchio che sarā un arco di 4 o 6 braccia, con lo spazio immenso dell'arco del firmamento da levante a ponente, lungo tante migliaia di migliaia di miglia?
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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestā il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze 1897
pagine 1069 |
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