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115. Tu vuoi che i gravi tendino al centro dell'universo, e non a quel della Terra: or dimmi chi ti muove a così credere. Ed essendo i nostri gravi tutti tali per la participazione che hanno con la Terra, che è grave, e non col resto dell'universo, che non è nè grave nè leggiero, quale sproposito ti muove a dir che tendano al centro di quel corpo che non ha che far nulla con i gravi?
ESERCITAZIONI FILOSOFICHE
DI
ANTONIO ROCCO.
CON POSTILLE DI GALILEO
[vedi figura Rocco.png]
Santissimo e Beatissimo Padre,
E provido special effetto di Dio, alle importanti diversità de' fini ordinar varii, distinti, i mezi per conseguirgli. All'intelligenza delle cose create (come non molto alla nostra umanità rilevante) ha ne i decreti naturali statuito il passaggio per via di fantasmi, in bona parte fallaci. Il conoscimento pur nostro ver Lui medesimo, diretto al suo culto, alla sua gloria, ed onde la somma della nostra salute dipende, non ha stimato convenevole fondarlo sopra basi sì frali; gli ha prefisso per fondamento la conoscenza infallibile del senso; è apparso per ciò verace Iddio in essenza di omo verace, sotto la cui real sembianza (compiti i misteri dell'umana redenzione, e trionfando ricondottosi alla regia del Padre celeste) in luogo di sè stesso, con eterna legge immutabile, ha nella forma medesima lasciato fra noi chi con pari auttorità, da lui delegatagli, sostenga pienamente sua vece, talchè solo per mezo di questo può esser conosciuto senza errore ed adorato senza impietà. Quindi solamente s'entra ne i penetrali del Paradiso: chi pretende altronde l'ingresso, è ladro, che dalla beatitudine temerariamente pretesa cascherà nell'eccidio giustamente meritato.
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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze 1897
pagine 1069 |
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