Ed essendo queste cose impossibili (anco secondo voi, che minuite la velocità dalla diversità de' piani acclivi e declivi, ed in ciò dite bene[5]), séguita che non per la cagione assegnata da voi si velociti il moto. Potrebbe bene la vostra dimostrazione applicarsi per conoscere che si passino nel moto locale parti infinite di spazio, cominciando sempre dalle minori; ma per ciò, indurre più e più velocità non vale, perchè le predette parti si passano in ciascun moto, come vi ho detto. Ma veniamo pur alla sesta.
6. E prima vi dico, che la vostra applicazione e la conseguenza insieme non sono buone, cioè che gli elementi o altri corpi che si movono circolarmente, non possino moversi di questo moto se prima non si siano mossi di moto retto. Dite che nella linea inclinata si va sempre ritardando il moto (è vero, ed è manifesto senza dimostrazion matematica), e che giunto alla linea orizontale, non vi essendo più moto retto, il mobile si volge in giro: e questo è falsissimo, perchè, se quando è vicino alla linea orizontale, il moto nella linea grandemente inclinata è tardissimo e vicino al non essere, come può da esso procedere, come suo proprio natural effetto, un moto totalmente diverso e veloce? forse un contrario e quasi estinto produce effettivamente l'altro contrario vigoroso? e pur, secondo voi, il moto retto ed il circolare sono contrari, o siano grandemente diversi, che basta. E se bene fusse maggior e minor velocità nel moto retto, che ha da far col circolare? non sapete che il più ed il meno concernono l'istesso genere?
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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze 1897
pagine 1069 |
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