Dir poi che non sappia formar sillogismi, con altre mordacitą simili, non ricerca risposta: vi dico ben che gli vostri essempi sono all'opposito, e mancate tanto di concludere contra di lui, quanto abondate di mordere. L'insegnar a sillogizare č far sillogismi di fatto, onde č impossibile a non sapergli, come chi insegna a scrivere e cantare č impossibile che non sappia cantare e scrivere, nč č simile di chi fa gli organi e di chi gli suona, o di chi impara a mente regole di poetare e di dipingere con chi verseggia e dipinge; onde variate genere e procedete con sofismi, troppo indiscretamente lacerandolo. Povero Aristotile, che essendo stato sin ora supremo prencipe di filosofi, sei diventato un informe scolaretto! e gią parmi vederti, di etą matura e venerabile, non ad instruir gloriosamente gli Alessandri, non a legger divinamente nelle famose catedre di Atene, non a dar leggi al mondo e penetrar i pił reconditi misteri della natura, ma con una cartella alla cintola, in compagnia di fanciulli, andar a scola per imparar a far sillogismi! Glorioso maestro, a chi č dato in sorte di insegnar ad un tanto scolare! Infelice condizione de' tempi nostri, gią che ogni cosa va alla riversa! I cieli stessi hanno mutata natura in peggio, si dividono, si distruggono; quindi č che non tendono pił al meglio, all'ottimo; hanno troppo che fare per difender sč medesimi da gli avversarii, per conservarsi nel lor esser manchevole; onde non č maraviglia se, dove per il passato producevano giganti ed eroi, ora convertano i giganti in pimmei, i cigni in corvi, ed anco i lupi cervieri trasmuterano in talpe.
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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestą il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze 1897
pagine 1069 |
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Aristotile Alessandri Atene
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