Già l'acqua o l'umido si mostra più oscuro, che il secco over arido, eccetto in una parte sola, da cui riflette a pieno il lume infusogli. Il piano anco si mostra più oscuro che l'erto, onde le macchie della Luna sono pianure, l'illuminate erti montuosi, merlati, anfrattuosi, ineguali. Non sapete però se questa pura inegualità sia per sè sola bastante a far questa oscurità; credete più tosto di no.
22. Stimate la Luna differentissima dalla Terra: perchè se bene v'imaginate che quei paesi non siano oziosi o morti, non affirmate però che vi siano movimenti e vita, e molto meno che vi si generino piante, animali, o altre cose simili alle nostre; ma se pur vi fussero, sariano diversissime e remote da ogni nostra imaginazione, perchè credete che il globo lunare non sia di terra e di acqua, e questo solo basti a tor via le generazioni e corruzzioni simili alle nostre.
23. E posto che vi fusse acqua e terra, ad ogni modo non vi nascerebbono animali simili alli nostri, nè piante od altro, per due ragioni principali. La prima, che alle nostre generazioni sono necessarii gli aspetti variabili del Sole, e questi sono diversi nella Terra e nella Luna, per la diversità di moti e per la inegualità della distanza del Sole: già che dalla massima alla minima altezza del Sole alla Terra vi corre circa quaranta sette gradi di differenza, cioè quanta è la distanza dall'uno all'altro tropico, e nella Luna non importa altro che gradi diece o poco più, che tanto importano le massime latitudini del dragone di qua e di là dall'eclittica; onde nella zona torrida, quando durasse quindeci giorni il Sole a ferir la Luna con i suoi raggi, considerisi, per la vicinità, quali azzioni vi si farebbono.
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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze 1897
pagine 1069 |
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