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      Mentre dite che questo moversi circolarmente si può intendere in due modi, l'uno che ogni particella separata dal suo tutto si movesse circolarmente da sè etc., e che ciò sia una impertinenza etc., vi rispondo che a punto è una impertinenza ed impossibilità manifesta che queste particelle così si movessero, e pure a ragion di supposito sarebbe necessario: e voi prendete l'argomento di Aristotile per ostensivo, essendo ad impossibile; il vigor del quale è tale: Le parti del corpo totalmente similare, attualmente separate da esso, hanno la medesima natura ed il medesimo moto del suo tutto; dunque se le parti della Terra, separate da lei, si movono di movimento retto, la Terra tutta avrà il movimento retto; e sì come è impossibile ed inimaginabile che quelle parti si movano circolarmente, così è impossibile che la Terra tutta in questa maniera si mova. Talchè quanto più voi indurrete che sia impossibile per qual si voglia via il moto circolare convenire alle parti separate dalla Terra, tanto accrescerete forza alla ragion di Aristotile: or vedete quanto sete lontano dal scioglierla, che, volendo scioglierla, la confirmate! Quel che aggiungete, che le parti non possono aver questo moto circolare, perchè non hanno la figura circolare che a tal moto si ricerca[37], sarebbe a proposito se si parlasse di corpi che hanno necessariamente determinata figura, come (secondo noi) sono i celesti, gli animali e le piante; ma di quelli i quali tale figura non hanno, la vostra considerazione è fallace: e tale appunto è la Terra, con gli altri elementi e molt'altre cose naturali ancora.


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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze
1897 pagine 1069

   





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