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      9. Consideriamo adesso il vostro 9° errore, nato per non aver avvertito, o forse non inteso, il computo che io nel ritrovare il tempo della caduta di una palla di artiglieria dal concavo della Luna sino al centro della Terra: e perchč io pongo che tal distanza sia 196000 miglia, ed il tempo della scesa ore 3. 22'. 4", sopra tale ipotesi concludete, il tempo nel quale la medesima palla passerebbe 100 braccia solamente, che sono (dite voi) meno della decima parte di un miglio (ma io vi concedo, esser anco a pena la trentesima), dover veramente esser momentaneo ed impercettibile: il che io liberamente vi concedo delle ultime cento braccia, prossime al centro, ed anco delle cento terminate su la superficie della Terra, ma non gią delle prime, contigue all'orbe lunare, di dove, partendosi dalla quiete, comincia la caduta della palla. Voi avete preso il moto come se fusse equabile ed in tutto lo spazio uniforme, nč vi č sovvenuto che ei va continuamente accelerandosi. Concedovi(501) per tanto (ma senza veruna vostra utilitą) che le cento braccia della Terra sarebbero passate in un brevissimo momento dalla palla che si fusse mossa dal concavo della Luna; ma quando ella avesse a cominciare il moto nella sommitą di essa torre, il tempo della sua caduta sarebbe di quei 5 minuti secondi che(502) io scrissi e che dovevano esser da voi considerati: e se non che veramente io credo che l'error vostro sia nato per non aver inteso quanto io scrivo, bisognerebbe con pił grave nota affermare che voi avete(503) voluto ingannare il lettore, ed a me appostatamente imporre una troppo puerile inconsideratezza.


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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestą il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze
1897 pagine 1069

   





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