Con questa sorte di resistenza ha connessione quella che s'attribuisce alla figura del mobile, perchè mobili(555) della istessa materia e gravità si muoveranno più o meno velocemente secondo che gli spazii da aprirsi per il lor passaggio saranno meno o più larghi; anzi anco un istesso mobile, di figura larga per un verso e stretta per l'altro, scenderà per taglio più velocemente che per piatto, essendo che in quel modo le parti del mezzo poco si hanno a movere per fargli strada, e molto in quell'altro. Èvvi una nuova resistenza, da tutte le dichiarate differente, e, che io sappia, fin qui non osservata, e principalissima per risolvere le difficultà del problema che trattiamo: questa consiste nel toccamento del mezzo fluido e della superficie(556) del corpo mobile, la quale pare che non possa esser mai così densa e liscia(557), che le sue porosità e scabrosità non trovino qualche intoppo nel soffregarsi col mezzo, come sensatamente si vede in un solido, il quale, ridotto sul torno a rotondità quanto più perfetta si possa, nel girar velocemente sopra i medesimi poli del torno mena(558) qualche poco di vento, e non per altro che per gli urti della scabrosità e porosità sua che(559) si fanno nel mezzo ambiente; e questa tal resistenza è tal volta tanta, che nell'acqua ritarderebbe il moto delle barche assai notabilmente, e però usano con materie bituminose spalmare(560). Tale impedimento è ben necessario che sia piccolissimo, poi che ei non è potente a proibire interamente il moto di verun mobile, benchè, per il suo minimo eccesso
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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze 1897
pagine 1069 |
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