(l) Sul medesimo cartellino sul quale è scritta questa postilla si legge, pur di mano di GALILEO:
Solo il moto circolare può esser continuo e sempiterno. Aris., p.° Caeli, t. 15.
Nel medesimo testo: Se il fuoco va in volta, tal moto non gli è men contro a natura che l'in giù.
[2] ma voi non ne avete inteso parola.
[3] tal facoltà dico che ha ciascun pianeta, ancor che mai non se ne prevaglia; e però questo non basta per far differir la Terra da i pianeti.
La [vedi figura luna2.gif] ancora e qual si voglia stella è credibile che, rimossa dal suo luogo, vi tornerebbe, come anco le parti loro separate dal tutto: adunque, preso il moto retto in questo modo, non pon differenza tra i corpi mondani; e però se la Terra deve differir dalla [vedi figura luna2.gif] o da altro corpo mondano mobile circolarmente, bisogna che sia differente per la quiete.
[4] Ed io per ciò vi dico che il chiamare il globo terrestre generabile e corruttibile è errore, sì che voi volete ricoprire un mancamento con un altro simile.
[5] Di grazia, Sig. Rocco, non dite ch'io dica bene, perchè non mi curo del vostro applauso, e stimo sempre più le cose mie quanto più sono da voi sprezzate.
[6] Voi sete quello che, col vostro non intender, fate le proposizioni vere e nobili doventar paradossi e sogni.
(349) Nell'esemplare postillato da GALILEO, di fronte alle parole "Io rinasco... favoleggiare" si vede sul margine un segno in forma di una mano, dovuto a GALILEO stesso.
(350) Nell'esemplare dell'edizione originale postillato da GALILEO è richiamata l'attenzione sulle parole: "se non parlate.
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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze 1897
pagine 1069 |
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