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      Questo poveretto s'annaspa. Prima vorrebbe che i miei concetti fusser falsi, e poi, se gli conosce aver qualche spirito, cerca di fargli d'altri.
      [52] Ma se questo è, come sarà vero il detto poco di sopra, eadem est causa contrariorum?
      [53] Sono, M. Rocco, fallaci alcuni; ma ve ne sono de i concludentissimi, come quello della immutabil lontananza da stelle vicinissime, etc.
     
      (363) Nel citato esemplare postillato da GALILEO, di fronte alle parole "Al che in rispondo... illazione" si vedo, in margine, un segno in figura di una mano, dovuto allo stesso GALILEO. Anche sui due tratti "E chi direbbe mai giudiziosamente....il disparire col dissolversi?" e "mancano forse o modi ecc." GALILEO fermò in modo particolare la sua attenzione, e, proponendosi di farli partitamente argomento di speciali considerazioni, indicò, per sua memoria, il primo con una lettera, a, segnata avanti lo parole "E chi direbbe mai", e il secondo con la lettera b, segnata avanti le parole "mancano forse".
      [54] Ma chi è stato quello che v'ha fatto accorto che le Medicee s'occultano e si scuoprono, altri che io? ed essendo a me notissima questa maniera di comparire e sparire, perchè volete credere, che quando ella si potesse accomodare alle aparizioni ed occultazioni delle stelle nuove, io non ce l'avesse adattata?
      (364) Di fronte alle parole "di grazia... filosofia" si vede, sul margine del citato esemplare postillato da GALILEO, il segno [vedi figura36.gif], di mano dello stesso GALILEO, col quale egli dà a vedere d'aver fermato in modo particolare la sua attenzione su questo passo.


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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze
1897 pagine 1069

   





Rocco Medicee