Le collazioni delle fonti manoscritte furono fatte e ripetute con ogni diligenza da noi per tutte le lettere che si conservano nelle biblioteche e negli archivi di Firenze, e per alcune di quelle che sono in altre città d'Italia; per le lettere che non potemmo direttamente vedere, abbiamo fatto ricorso alla cooperazione di molti altri studiosi, ai quali ci è caro rendere qui pubbliche grazie. Nonostante però le cure che abbiamo usato per avere precisa cognizione delle fonti anche ne' più minuti particolari, non ci farà maraviglia se alcuno, riscontrando quei codici che non potemmo noi stessi avere a mano, troverà che non sempre sia stato proceduto nelle collazioni con piena uniformità, o che qualche svista sia incorsa: difetti inevitabili, massime quando le collazioni non sono fatte tutte dalla stessa persona; ed errori scusabili più facilmente, quando chi collaziona nè ha speciale pratica delle abitudini grafiche dello scrivente, nè può acquistarla mediante opportuni confronti, non avendo forse a sua disposizione che o quello soltanto o pochi altri autografi della stessa mano: e questa era la condizione in cui si trovavano spesso i nostri coadiutori. Chi conosce, del resto, le difficoltà delle scritture familiari dei secoli XVI e XVII, e sa quale cumulo di cure minute e incessanti domanda una pubblicazione qual è la presente, non ci sarà avaro d'indulgenza per i difetti che potesse notare nell'opera nostra.
Diversamente dai volumi precedenti, nei quali alle scritture scientifiche o letterarie non soggiungemmo illustrazione alcuna, abbiamo apposto alle lettere brevi note; ma queste volemmo, per regola, che fossero contenute nei limiti dei dati sicuri di fatto e di ciò che fosse necessario, o almeno molto opportuno, per l'intelligenza del testo, astenendoci dal divagare con facile erudizione nel campo delle ipotesi o delle illustrazioni superflue.
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