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      Iacopo se n'è levato interamente; et se M.a Doratea(20) farà a mio modo, farà sì che le lingue non habbin che dire; et se io sarò nel numero, non me ne curo, perchè so che l'andarvi per me è a buon fine, et poi sono hormai in età da dar poco sospetto di me. Et per concludere, ardisco di dire che credo che la Bartolomea sia così casta come qual si vogli pudica fanciulla; ma le lingue non si possono tenere: pure io crederrò, con l'aiuto che do loro, di levar via tutti questi romori et farli supire; per il che a quel tempo potrete facilmente mandare il vostro Galileo a studio: et se non harete la Sapienza, harete la casa mia al vostro piacere, senza spesa nessuna, et così vi offero et prometto: ricordandovi che le novelle son come le ciriegie; però è bene credere quel che si vede, e non quel che si sente, parlando di queste cose basse: perchè se io non sapessi le cose, ancor io sento dir farfalloni che si piglierebbono con le molle, come, se occorressi che io venisse una volta costì, vi farei toccar con mano, per la fede che so che è fra noi. Non mancherò, all'occasione che si porgeranno, proccurare l'utile e bene della fanciulla, come se propia sorella mi fusse. State sano, il che Dio vi conceda.
     
      Di Pisa, il dì 29 di Aprile 79(21).
     
      Vostro Compare
      Muzio Tedaldi.
     
      Fuori: Al molto Mag.co Mess. Vinc.o Galilei, Compare Osser.mo, in Fiorenza.
      Fiorenza.
      Data a Pier Francesco Lapini, di contro al monte da' Torrigiani.
     
     
     
      6*.
     
      MUZIO TEDALDI a VINCENZIO GALILEI in Firenze.
      Pisa, 16 luglio 1578.
     
      Bibl. Naz.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume X. Carteggio 1574-1610
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 710

   





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