Io sono per anteporre il parere di V. S. M. R. ad ogn'altro: et se la vi si quieta, mi vi quieterò io ancora; quanto che no, tornerò a cercare altra demostrazione: però desidero che quanto prima mi favorisca scrivermi l'opinion sua.
Io credo che nella dimostrazione di quel teorema del centro della gravezza del frustro del conoidale rettangolo, che lasciai a V. S. M. R., vi sia una scorrezione, poi che è ancora nell'originale d'onde la copiai; et dove credo che dica: Quam autem rationem habet composita ex ns et tripla sx ad compositam ex ns et dupla sx, si deve leggere: Quam autem rationem habet composita ex ns et dupla sx ad compositam ex tripla utriusque simul ns, sx(24). Questa scorrezione è di poca importanza; ma se ci fossero errori di momento, desidero che la mi favorisca avvertirmene.
Credo che questo che li porgerà la presente, sarà l'Ill.re S. Cosimo Concini, mio amorevolissimo padrone, nella cui grazia desidero esser conservato con il favore di V. S. M. R., che so che in ciò varrà assaissimo; et al medesimo, volendo degnarsi di rispondermi, potrà consegnare le sue, et esso per sua cortesia si prenderà diligente cura che io le habbia. Sto aspettando intendere che il suo trattato sopra l'emendazione dell'anno sia uscito in luce(25). Et con questo fine, pregandola ad amarmi, comandarmi et ricordarsi di me nelle sue orazioni, le bacio le mani.
Di Firenze, il dì 8 di Gennaio 1587(26).
Di V. S. M. R.
Prontissimo Servitore
Galileo Galilei.
Fuori: Al molto Rev.do P.re et mio S.r Colendissimo
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Quam Quam S. Cosimo Concini Firenze Gennaio Servitore Galilei Rev Colendissimo
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