Di Firenze, il dì 25 di Febraio 1588.
DI V. S. M. R.
Obbligatissimo Servitore
Galileo Galilei.
Fuori: Al molto Rev.do S.re et mio Pad.ne Col.moIl Padre Cristoph.o Clavio.
Roma.
13.
CRISTOFORO CLAVIO a GALILEO in Firenze.
Roma, 5 marzo 1588.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. VII, car. 11. - Autografa.
Molto Mag.co S.or Oss.o
Ho ricevuto la risposta alla mia scrittali, et mi dispiace di non potere, per le continue mie occupationi, attendere con più studio alla materia del centro gravitatis, per satisfare a V. S. nel suo quesito, come io desidero. Dirò pur quello che mi pare: V. S. però non pigli adesso mia risposta per oraculo, perchè, come ben sa, chi vole ben rispondere a simili dubii, bisognarebbe che fosse al hora attuato in simile studio, che adesso io non sono.
Dico adunque che mi pare ancora, che egeat demonstratione che 'l punto x(37) resti il punto del equilibrio nella libra ad. Il postulato suo prova bene che il punto del equilibrio nella libra ad dividerà proportionalmente la libra ad, sì come 'l x divide la libra ab: ma dirà uno, che 'l detto punto nella libra ad sarà un altro diverso dal x. Et volendo pur V. S. che sia ancora 'l x, suppone adunque che sia tale proportione di ax a xb(38), quale è da ax a xd; quod est petere principium, perchè da qui procede tutta la dimostratione. Se V. S. trova che veramente 'l punto x sia nella libra ad, servisene, perchè, come dico, io per adesso non posso meglio considerare. A me certo pare che si doverebbe provare. Perchè, dicendo l'adversario che 'l ponto del equilibrio nella libra ad sia y, seguitarà, per il suo postulato, et bene: chè sarà bx ad xa, come ay ad yd: et così mai proverà che bx sia dupla alla xa.
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