Pesaro, 24 marzo 1588.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. VII, car. 13. - Autografa.
Molto Mag.co Sig.r mio.
Confesso la mia negligentia in esser stato troppo a risponderle; ma mi sono lasciato trasportare dal tempo, che volevo mandargli il libro, il quale è apunto finito di stampare adesso(40). Io conosco benissimo che V. S. non ha punto bisogno di questo comento, ma il libro è fatto per i principianti: e non so se nella praefatione del secondo libro io sarò stato troppo arrogante in esser contrario a Eutocio, a Pappo et a molti altri moderni; ma io ho voluto pigliar la parte di Archimede più che io ho potuto. Haverò caro di saper il suo giuditio, quale stimo sopra ogni altro. Poi la non mi poteva dar la miglior nuova, che di sentire che ella sia per passar di qua; che questo lo desidero infinitamente: ma non voglio che la si fermi qui da me un giorno solo, e la prego a non pentirsi di non mi far questo favore di venire, qui da me, chè la casa mia voglio che sia sempre sua.
La sua dimostratione ultima, che mi ha mandato, mi ha piaciut'assai. E le bascio le mani.
Di Pesaro, alli 24 di Marzo del 1588.
Di V. S.
Ser.reGuidobaldo de' Marchesi del Monte.
Fuori: Al molto Mag.co S.r mio Hon.do[Il S.r] Galileo Galilei.
Fiorenza.
Con un libro.
16.
MICHELE COIGNET a GALILEO [in Firenze].
Anversa, 31 marzo 1588.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. VII, car. 15. - Autografa.
Doctissime(41) Galilee,
Tradidit nobis nuper Dominus Ortelius tuam de centro gravitatis frusti(42) conoidis parabolici inventionem(43), quam certe magna admiratione amplexi sumus, precipue quod hanc (absit iactantia) inventis Archimedis ea de re longe faciliorem et praxi accommodatiorem invenimus.
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