Ma però mi rimetto a più prudente giuditio, e massime al suo.
Io poi desidero che mi comandi, che certo ho grandissimo desiderio di potergli far ogni servitio; e se bisognarà che io replichi altre lettere, non resti di avisarmi e di comandarmi liberamente. E le bascio le mani.
Di Pesaro, alli 28 di Maggio del 1588.
Di V. S.
Ser.reGuidobaldo de' Marchesi del Monte.
Fuori: Al molto Mag.co Sig.r mio,
[Il S.r] Galileo Galilei.
18.
GUIDOBALDO DEL MONTE a GALILEO in Firenze.
Pesaro, 17 giugno 1588.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. VII, car. 18. - Autografa.
Molto Mag.co Sig.r mio Hon.do
Quand'io scrissi a V. S. intorno a quella sua dimostratione, di lì a due giorni io mi accorsi dove havevo pigliato errore. Perchè nella prima dimostratione, per esser assai succinta, mi parve che havendo havere la medesima proportione bx a xa come ax a xd, che di qui ne seguitasse che x fusse poi centro della gravità di n, o, r, s, t appese in d, i, c, m, a: ma è al contrario, che essendo x centro delle gravità, ne séguita che bx a xa sia come ax a xd, sì come più chiaramente nella sua ultima ha mostrato: sì che a me pare che la dimostratione stia benissimo, fondata in quella suppositione, la quale si potrebbe forse dimostrare con poca cosa.
Io non mancarò di tener ricordato a Monsignor mio fratello quanto ella desidera; e se son buono a servirla in altro, mi comandi. E le bascio le mani.
Di Pesaro, alli 17 di Giugno del 1588.
Di V. S.
Ser.reGuidobaldo de' Marchesi del Monte.
Fuori: Al molto Mag.co Sig.r mio,
Il [Sig.
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Pesaro Marchesi Monte Galileo Galilei Firenze Hon Monsignor Pesaro Giugno Marchesi Monte
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