Il negozio che altra volta scrissi a V. S. Ill.ma per conto di Pisa non sortirà, però che intendo che un certo monaco che prima vi leggeva, e l'intermesse essendo fatto generale della sua religione, rinunzia hora il generalato per tornarvi a leggere, e che digià da S. A. ha riavuta la lettura. Ma perchè qui in Firenze per i tempi a dietro ci è stata una lezione pubblica di matematica, instituita dal G. Cosimo, essendo hora vacante e, per quanto intendo, molto da' nobili desiderata, ho supplicato per questa, sperando ottenerla col favore di Monsig.re Ill.mo suo fratello, al quale di questo negozio ho dato il memoriale. E perchè sino ad hora non ha veduto tempo opportuno di trattarne con S. A., essendoci stati forestieri, crederò che V. S. Ill.ma potrebbe haver tempo di scriverli un'altra volta in mio favore, del che la supplico per l'osservanza che ho alle molte sue virtù, e per la ferma speranza che ho nella cortesia sua. E qui con ogni reverenza baciandoli le mani, la prego a comandarmi et amarmi.
Di Firenze, il dì 16 di Luglio 1588.
Di V. S. Ill.maUmilis.mo Serv.re
Galileo Galilei.
20.
GUIDOBALDO DEL MONTE a GALILEO in Firenze.
Pesaro, 22 luglio 1588.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. VII, car. 20. - Autografa.
Molto Mag.co Sig.r mio,
Non vorrei che facessi scusa di non fastidirmi per non scrivere, perchè le sue lettere le vedo così volontieri quanto altre che mi vengano, conoscendo in esse ogni dì più il suo felice ingegno. Mi è piaciut'assai le dimostrationi che mi ha mandato, et bellissima sarà quella del conoide ottusiangolo, che la vederò volontieri, come farò sempre tutte le cose sue.
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