Nè altro.
Di Pisa, il dì 26 di 10bre 1590.
Vostro Car.mo Fig.oG. G.
35.
GUIDOBALDO DEL MONTE a GALILEO in Pisa.
Monte Baroccio, 21 febbraio 1592.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VI, car. 11. - Autografa.
Molto Mag.co Sig.r mio Hon.do
Perchè era molti giorni che io non havevo havuto nuova di V. S., però feci che Horatio mio figliuolo glie ne dimandasse. A quello che vedo, trovo che V. S. mi ha scritto altre volte, et io non le ho havute, come anche non ho havuta quella che V. S. mi dice havermi scritto della morte di suo padre(81): che in vero quando l'ho sentito, ne ho preso gran dispiacere, e per amor suo e per amor di V. S.; nè mi pareva tanto vecchio, che non havesse potuto viver ancora molti anni. Io me ne condolgo con V. S., ma bisogna contentarsi di questi disturbi che dà il mondo.
Mi dispiace ancora di veder che V. S. non sia trattata second'i meriti suoi, e molto più mi dispiace che ella non habbi buona speranza. Et s'ella vorrà andar a Venetia questa state, io l'invito a passar di qua, che non mancarò dal canto mio di far ogni opera per aiutarla e servirla; chè certo io non la posso veder in questo modo. Le mie forze sono deboli, ma, come saranno, io le spenderò tutte in suo servitio. E le bascio le mani, com'al S.r Mazzone, se si ritruova in Pisa. Che il Signor la contenti.
Di Monte Baroccio, alli 21 di Febraro del 1592.
Di V. S.
Ser.reGuidobaldo dal Monte.
Fuori: Al molto Mag.co Sig.r mio Hon.
Il Sig.r [Gali]leo Galilei.
Pisa.
36*.
GIO. VINCENZO PINELLI a GALILEO in Venezia.
Padova, 3 settembre 1592.
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