Adio.
Vostra chara sorellaLivia
in S.o Guliano.(104)
Fuori: Alla molto Magnifico et Ecellentisimo Signiore
Dotore Galileo Galilei, frate[llo cha]risimo e onorado, inPadova.
D'altra mano: Data al S.r Lodovico Teri.
50.
GIULIA AMMANNATI GALILEI a GALILEO in Padova.
[Firenze], 29 maggio 1593.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIII, car. 7. - Originale, non autografa.
Car.mo figliuolo .s.
Ho intenso come avete auto male, la qual cosa ne ò auto gran dispiacere; ma dopo, il contento, se ora, per Iddio gratia, state tutti beme: di tanto me ne godo ancor io. Hora non posso mancare di dirvi le cose come le vanno giornalmente: perchè, al quel che io intendo, volete venir qua quest'altro mese, harò caro e mi sarà contento grandissimo; ma venite provisto, perchè, a quel io vedo, Benedetto(105) vole il suo, ciò quel che gli avete promisso(106), e minaccia fortemente di farvi pigliare subito che arriverete qua. Per quel che io intendo, esendo di patti e così obbligato, debbe potere; però sarà persona per farlo: però vi fo avisato, perchè a me non sarà altro che dispiacere.
Ho auto una lettera da Michelagniolo(107), cola qual mi pregava che io andassi a trovare il Monsù, e che lo pregassi che gli mandassi parechie sonate; però vi sono ita molte altre volte, e ànno fatto dire di non vi essere. Hora i' ò inteso da Benedetto, che vi è stato più volte, come lui ha detto che voi havete dato certe sonate in costà a non so che signori, i quali ànno mandato qua tutti i principii col chiedergline di altre sorte che quelle havevano, per il che l'à 'uto per male, non ne vol più dare a nessuno.
| |
Guliano Magnifico Ecellentisimo Signiore Galileo Galilei Data Lodovico Teri Padova Firenze Iddio Benedetto Michelagniolo Monsù Benedetto
|