Sit autem in operculo AB parvum foramen Q, per quod locum AEFB implebimus(122) aqua. Sublato itaque ellychnio, calathum(123) oleo implebimus per tubulum XO, aëre per tubum MN excedente et adhuc per clavem apertam quae est in fundo et per foramen. Repleto autem calatho(124) oleo, superimponemus tubulum X cum ellychnio; et clausa clavicula, aquam infundemus in locum AEFB. Quando autem opus fuerit oleum superinfundere ellychnio, aperta clavicula R, aqua in locum ECDF influet; et aër, per MN tubum impulsus, oleum elidet(125) per tubulum OX ad ellychnium; et cum non opus fuerit amplius fluere, claudemus claviculam.
Questo è quanto per hora mi par di poter raccorre(126) dalle parole di Herone, come ho detto di sopra, assai confuse: et l'ho voluto mandare a V. S. Ch.ma, acciò che, avvertito dal suo giuditio, possa con altra occasione cavarne forse miglior costrutto, ancor che la fabrica explicata esseguisce quanto promette la proposta.
Con che, baciandoli reverentemente le mani, li resto devotissimo servitore. N. S. la prosperi.
Di Padova, li 11 di Gennaro 1594.
Di V. S. Ch.maServ.e Pront.mo
Galileo Galilei.
54*.
LUIGI ALAMANNI a GIO. BATTISTA STROZZI in Roma.
Firenze, 7 agosto 1594.
Bibl. Naz. Fir. Cod. Magl. VIII. 1399, car. 247. - Autografa.
.... Circa alla lettione del Galileo, egli è a Padova, dov'intendo la fa molto bene; et non l'ho potuta havere da lui, et consisteva in questo, che riferiva l'opinione circa il sito dell'Inferno di Dante, che lasciò(127) scritta Antonio Manetti Fiorentino in un libretto stampato da' Giunti, e di poi riferiva l'opinione sopra 'l medesimo del Vellutello, comentatore di Dante, e comparandole l'una con l'altra, mostrava essere migliore quella del Manetto: della quale mando qui incluso il profilo e la pianta, intagliata in rame, ma per ancora non finita(128); imperò a penna vi ho aggiunto alcuni caratteri per contrasegni, che dichiareranno alcune cose di esso.
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