Da l'altro canto mi viene scritto da Suor Contessa, che io deva in ogni modo levar la Livia di là(159), perchè vi sta malissimo volentieri: et io, già che lei ha aspettato sin qui, vorrei pure che si vedesse di accomodarla bene; perchè, se bene credo alle parole di Mess. Piero et che questo Pompeo Baldi sia buona persona, pure sentendo come, tra quello che guadagna et quello che può havere di entrata, non deve arrivare a 100 S., non so come si possa con questo danaro mantenere una casa. Però, quanto al mio parere, vorrei che si scorresse ancora un poco avanti, perchè Michelagnolo, arrivato che sia in Pollonia, non mancherà di mandarci una buona partita di danari, con i quali, et con quello che potrò fare io, si potrà pigliare spediente della fanciulla, già che ancora lei vuole uscire a provare le miserie di questo mondo. Però vorrei che cercassi di cavarla di là et metterla in qualche altro monasterio, sin che venga la sua ventura, persuadendogli che l'aspettare non è senza suo grande utile, et che ci sono et sono state delle regine et gran signore, che non si sono maritate se non di età, che sariano potute esser sua madre. Vedete dunque di vederla quanto prima, et date l'inclusa a Suor Contessa, la quale mi dimanda il salario per il convento: però vi farete dire quanto è, che quanto prima lo manderò. Et sopra quanto vi scrivo potrete parlare con Mess. Piero Sali, perchè, per non replicare le medesime cose, li scrivo brevemente et lo rimetto a quanto li tratterete voi. Altro non mi occorre dirvi, se non che a tutti ci raccomandiamo.
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