Io vi pregavo in oltre che dovessi mandare una carta di obligazione per darla al S. Taddeo, nella quale vi obligassi in solidum alla detta dote insieme meco, et che tale scrittura fusse autenticata per publico notaio. Però torno a ripregarvi che non vogliate mancare di eseguire tutto questo quanto prima: et sopra 'l tutto non mancate di darci avviso dell'esser vostro, perchè ne stiamo tutti con gran pensiero, non havendo mai intesa cosa alcuna di voi da che vi partisti di Cracovia, eccetto che circa un mese fa dal S. Carlo Segni, il quale per sua cortesia mi scriveva haver ricevute lettere da voi di Lublino, et che stavi in procinto di ritornare in Vilna, ma che per me non havevi mandato nè lettere nè altro. Circa 'l resto noi stiamo, per grazia di Dio, tutti bene, et si aspetta di giorno in giorno il parto della Livia, la quale insieme con suo marito vi si raccomanda infinitamente, come fo io con nostra madre. Di grazia, non mancate avvisarci dell'esser vostro quanto prima. Et baciate le mani al Sig.re(168) per mia parte.
Di Padova, li 20 di 9mbre 1601.
Vostro Aff.mo fratelloGalileo Galilei.
Fuori: Al molto Mag.co et Honor.doS. Michelagnolo Galilei.
Vilna.
75*.
GIOVANFRANCESCO SAGREDO a GALILEO in Padova.
Venezia, 17 gennaio 1602.
Dobbiamo riprodurre anche questa lettera (vedi l'informazione premessa al n. 2) dall'edizione del CAMPORI, che per primo la pubblicò a pag. 2-3 del citato Carteggio Galileano inedito, non avendo potuto ritrovarne l'originale.
Io mando a V. S. Ecc.ma due stromenti da far viti, che hanno bisogno di accommodamento.
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