Poichè li 25 miglia, per quanto siamo distanti, m'impedisce il discorrere con V. S., cosa che desidero sopra tutte le altre, voglio tentare di farlo con intermedio delle lettere, et al presente nel proposito ch'incominciai trattare con esso lei quando l'altro giorno fummo insieme, della inclinatione della calamita con l'orizonte. Il nostro auttore(176) molto raggionevolmente dice, quella non essere una attrattione, ma conversione più tosto, nascendo dalla virtù d'una et dell'altra, che vogliono essere situate in un certo muodo insieme, perilchè il più desiderato muodo di situarsi è quello quando per li poli: imperochè fa l'asse uno, et se ci è moto, ancora tutte le parti participano del moto non solo circa l'asse della grande, ma anco circa il suo; anzi forse si fa talmente uno, che perde il suo equinotiale, et fa accostare quello della grande, perdendo ambi dua li poli in che si congiongano, et facendo come d'un corpo li dua poli estremi. Ma se sono situate per li equinotiali, si vede anco la unione, havendo li assi paralelli et l'equinotiali in un piano, et participando il moto sopra quelli. Hora, nelle altre situationi io non so vedere che cosa voglino fare. Andava pensando che accomodassero in qualche maniera insieme il cerchio d'ambe due paralello all'equinottiale(177) et per il vertice della reggione: ma non è così. È ben forza che voglino accomodarsi in qualche maniera, pertenente alle sue parti, et che da quelle venga regolata, et denominate le parti: non sono se non poli, asse et cerchi parallelli; come adonque?
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