Prego V. S. che habbia un poco di consideratione sopra le mie difficoltà, et sopplisca al mancamento del nostro auttore, il quale ha taciuto le causse delle più oscure cose che siano: almeno havesse detto come ne è venuto in cognitione. Appresso, perchè desidero far esperienza di questa inclinatione, per levarmi la fatica prego V. S. scrivermi il muodo tenuto in far il versorio, con che li applica li perni, se con fuoco o con cola o come, et di che materia li fa, et sopra che li appoggia, et in soma ogni particolare, perchè non vorrei consumar tempo in esperimentar molte cose, poichè ella ha fatto la fatica. Qui farò fine, pregando V. S. scusare la mia importunità et non curare di rispondermi se non con suo commodo, sichè non venga impedita nè da' suoi negotii nè dalli studii. Però li bascio la mano.
Di Vinetia, il dì ij Settembre 1602.
Di V. S. Ecc.ma[vedi figura 083.gif]
Fuori: All'Ecc.mo Sig.re mio P.rone Osservan.oIl S.r Galileo Galilei, Math.co Publico, in
Padova,
appresso il Santo.
84*.
PAOLO POZZOBONELLI a GALILEO in Padova.
Savona, 12 settembre 1602.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXXV, n.° 123. - Autografa.
Ill.re et Ecc.mo Sig.re Oss.mo
Due di V. S. Ecc.ma quasi in un tempo mi son state rese la settimana passata, la prima de' 22 Maggio, e l'altra de' 16 Agosto, quali mi son state carissime, perchè mi arrecano bonissime nove di V. S., di cui per tanto tempo già stavo in ansietà; et con la più vecchia ho havuto la scatola di occhiali, quali son stati a sodisfatione de' parenti, et ringratio V. S. della briga presasi in farmeli haver boni et del presente che V. S. mi fa del prezzo di essi: del quale, per esser cosa da me richiesta, desideravo di far mio debito, et che il prezzo fusse pagato da me et restarli in obligo solo della fatica; ma già che V. S. così vole, non voglio far torto alla sua amorevolezza, ma pregarla a porgermi occasione ch'io possa far la mia parte ancor io.
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Vinetia Settembre All'Ecc Osservan Galileo Galilei Math Publico Santo Padova Modena Campori Agosto
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