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      Che resto intanto raccommandandomele caramente, et pregandole felicità.
     
      Di Mantova, li 26 di Maggio 1604.
      S.r Gallileo Gallilei.
      Per far piacer a V. S.
      Il Duca di Mant.
     
      Fuori: Al molto Mag.co Sig.rIl Sig.r Gallileo Gallilei.
      Padova.
     
     
     
      100.
     
      GIOVANNI CAMILLO GLORIOSI a GALILEO [in Padova.]Napoli, 27 maggio 1604
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VI, car. 154. - Autografa.
     
      Il Padre Fra Costanzo da Cascio me ha talmente invaghito delle virtù di V. S., che io sono costretto venire a vederla et ad offerirmegli per servitore con la presenza, sì come hora faccio con le carte. Io, Sig.r Galilei, ho sempre desiderato uscir di Regno, et occuparmi nell'essercitio delle mathematiche, ov'io ci trovo una felicissima sodisfattione, e con quelle ho fatto pensiero trattener la mia vita: in queste nostre parti si tengono a baie, ond'io sempre sto in continui rammarichi. Ho preso grandissimo contento in haver conosciuto il Padre Fra Costanzo, col quale discorrendo qualche volta, vengo ad alleviare in parte la noia de' miei disgusti; il quale m'ha dato ferma speranza ch'io, col mezo di V. S., possi dar sodisfattione a questo mio pensiero.
      La priego dunque a ricevermi tra' suoi affettionati e far grata accoglienza alla mia servitù, che, innamorata del valor suo, le viene innanzi con ogni debita reverenza, supplicandola se in coteste parti di Venetia o altri luoghi le venisse qualche occasione di lettura publica o privata, ov'io honoratamente mi potesse trattenere; chè non la farei restar defraudata del'honor suo.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume X. Carteggio 1574-1610
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 710

   





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