Se è d'un corpo solo, o che è elementare et corruttibile, o celeste et immortale; se è di doi, o che ambidui sono elementari, o ambidoi celesti, o l'uno elementare(231) e l'altro celeste. Ritorno al primo, et mostro che non poss'esser elementare: perchè se tale fosse, essendo in regione alta, sarebbe corpo meteorologico, et per consequenza, havendo gran duratione et moto verso l'occaso, saria del genere delle comete: ma come[ta] non è, come son per provare; adonque non può esser questa luce, luce di corpo elementare. Le ragioni mo' sono altre naturali, altre più tosto matematiche. Et per cominciar dalle naturali, la prima sarà tolta dalla chiarezza, limpidezza e splendor suo incomparabile, che di gran lunga avanza ogni stella et qual si voglia altra celeste luce, dalla solare in poi, non che luce o di foco che sia qui tra noi, o di vapore ignito et cometa. Se dunque supera di splendore tutte le stelle, et Venere et Giove istesso, le quali hanno la sua luce dalla sola densità del loro orbe, senza admistioni d'alcuna sostanza opaca, chi non dirà che questa non sia luce di foco? o elementare, la quale non si puol produrre se non col mezo di qualche parte di corpo opaco; o terrestre, o sia grosso et corpulento come ne' carboni accesi, o sia vaporoso et fumoso come nella fiamma comete et altre impressioni ignite; per l'opacità del quale è necessario che perdi di chiarezza, come acquista il termino et sodezza terminante il nostro vedere, che vol dire l'esser di luce elementare. Oltre che è pur vero che i corpi elementari sono più impuri et meno trasparenti de' celesti, et che per ciò se anco quella luce fosse di foco puro elementare condensato, non potrebb'haver in sè stessa tanta chiarezza, che ogni più lucida stella sopravanzi.
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Venere Giove
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