Et tanto basti circa la mia oppinione: la quale se da lei sarà stimata vera o, per quanto di queste cose si può sapere, dal vero non molto lontana, ne sentirò consolatione grandissima di tal giuditio; se anco no, non mi si potrà attribuire ad ignoranza o a temerità, havendole protestato di volerla scrivere per non parer mancator di parola et poco desideroso di servirla. Al quale, per non esserle hormai più tedioso, facendo fine, faccio humilissima reverenza.
Da Verona, a 22 di Xbre 1604.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maAff.mo Ser.re
Lonardo Todeschi.
Di fuori si legge, di mano di Galileo:
LeonardoTedeschi, della Stella nuova del 604.
111*.
ILARIO ALTOBELLI a GALILEO in Padova.
Verona, 30 dicembre 1604.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. VII, car. 66. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.r Oss.mo
Per servir V. S. Ecc.ma, le significo della nuova stella che già doi giorni sono un mio amico qua intendente l'ha veduta; ma io, non havend'orizzonte commodo in questi tempi così rigidi, massime la matina, non ho animo di vederla per hora.
Ho aviso dal S.r Pirro Colutii, mio paesano et peritissimo nella professione, che scrive a lui l'Ill.mo S.r Bardi, haver veduto la sua prima apparitione li 27 Settembre et osservatala più sere, ch'è cosa alienissima dal vero; poi che io avanti li 9 Ottobre più giorni hebbi l'occhio in quella parte del cielo, intentissimo al moto di Marte, che andava a [vedi figura giove.gif], con testimonio intendente, nè mai fu veduta, ma solo li 9 Ottobre, che ci fece grandemente maravegliare, et era quasi un narancio mezzo maturo.
| |
Verona Xbre Todeschi Tedeschi Stella Padova Pirro Colutii Bardi Settembre Ottobre Marte Ottobre
|