Alessandro Sertini.
Se quello ch'ella ha scritto intorno alla stella(257) si è stampato, come mi scrisse che seguirebbe, favoriscaci di mandarcelo; perchè di qua non si è visto, e mi immagino che non sia gran volume.
Fuori: All'Ill.re et Ecc.mo Sig. mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei, in
Padova.
120.
VINCENZO GIUGNI a GALILEO in Padova.
Firenze, 4 giugno 1605.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VI, car. 144. - Autografa la sottoscrizione.
Ill.re et molto Ecc.te S.r mio,
In risposta della vostra, se ben lunga, breve sarò io di risposta: et non li risposi la settimana passata per non essere comparso l'abate, mio figliuolo; di poi, sendo venuto, et sentito in voce da lui le carezze et gl'onori che gl'havete fatto in accarezzarlo et insegnarli, mi è parso significandogliene ringratiarla. Et havendo inteso da lui di vostri disagi et travagli, et sentendoli lodare il vostro instrumento, et con quanta prestezza e' si può rendere utile a' principi et a' particolari, mi è parso farne passata con Madama Ser.ma nostra Padrona, dicendoli, nel meglio modo che ho saputo, la volontà di V. S. essere d'indirizzare detto instrumento et ragion d'esso all'Altezza del Principe nostro; et ho ancora detto di più, che potrebbe fare risolutione di passare qua per questa state, per passare le vacanze et fuggire i caldi et rendersi pronto a mostrare al Gran Principe di quant'utilità sia il suo instrumento: la qual Madama m'ha risposto che sia indiritto al Gran Principe, et che passando qua sarà visto come meritano le sue virtù. Però venga allegramente, chè sarà ben vista.
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