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CIPRIANO SARACINELLI a GALILEO in Padova.
Pisa, 13 aprile 1607.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi. B.a LXXXVIII, n.° 168. - Autografa la firma.
Molto Mag.co et molto Ecc.te S.r mio Oss.mo
Il Cavalier Montalbano(306) non è arrivato per ancora alla Corte; ma di Fiorenza m'ha mandato la lettera di V. S., piena della sua solita cortesia et gentilezza, et tanto piena, ch'io(307) resto confuso et non so quasi che mi rispondere; poichè non era di bisogno nè conveniva ch'ella complisse et con me et con il Cavalier Ferdinando, mio nipote, tanto accuratamente, scusandosi di non ci haver visitato già molto tempo fa con lettere. Ma concedasi questo all'infinita humanità di V. S., con la quale quanto io son più scarso di parole, tanto più sarò pronto in corrisponder con gli effetti, se da lei me ne sarà data mai occasione, come desidero.
Io mi rallegro ch'ella sia liberata della malatia, dalla qual dice esser stata travagliata lungamente; et sì come spero che debbia recuperare intieramente le forze, così prego il Signor Dio che glie ne dia grazia et glie ne conservi.
Il Sig. Principe tiene amorevol memoria di lei; et io ardisco di promettere che, sempre che occorra, S. A. le mostrarà la buona volontà che le porta. Il Sig. Silvio Piccolhomini le bacia le mani, come facciamo il Cav. Ferdinando, mio nipote, et io.
Di Pisa, il Venerdì Santo del 1607.
Di V. S. molto Mag.ca et molto Ecc.teS.r Galileo.
Aff.mo Ser.reCipriano Sarac.llo
Fuori: Al molto Mag.co et molto Ecc.te S.r mio Oss.mo
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