Ma sarà necessario che parli prima con V. S. Ecc.ma, cui mi raccomando et prego contento.
Di Padova, li 25 Aprile 1607.
Per servire a V. S. E.maSempre Obl.mo.
G. A. C.
Fuori: Al molto Ill.tre et Ecc.mo S.re sempre mio Hon.moIl S.r Galileo Galilei, a
Venetia.
Al magazen delli porta lettere.
159*.
LODOVICO DELLE COLOMBE a GALILEO in Padova.
Firenze, 24 giugno 1607.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VI, car. 129. - Autografa.
Ill.re et Ecc.te Sig.r
È vero che ne' primi giorni, che uscì fuora l'invettiva fatta dal Mauri(317) contro il mio Discorso(318), io sospettai, per certo romore e conghietture che poi riusciron vane, che V. S. havesse parte in quella con esso lui; ma l'Eccellente Sig.r Gio, Bat.a Amadori, per sua grazia, mi accertò, dal detto di V. S. non esser così in modo veruno: di che io rimasi appagato molto, sapendo lui non esser men veritiero, che amico a V. S. e a me. Hora, perchè egli m'ha fatto veder una lettera, dove ella mostra esserle venuto avviso che ho risposto e fatto menzion di lei come d'uno degli avversari, perciò le scrivo questi quattro versi, dicendole che per niuna maniera creda questo di me, sì come io feci di lei alla testimonianza del Sig.r Amadori, stimando che ella, come gentile, dotta e prudente, non potesse haver posto le mani in simil pasta: ma, essendo occorso che io risponda(319) a certe poche dubitazioni che pareano al Mauri far contro di me, già stampate da Cecco di Ronchitti contro il Sig.r Lorenzini(320), delle quali è stata creduta da alcuni il vero autore, perciò, havendo reputato le mie risposte esser rivolte ancora a lei, le ne hanno dato sentore.
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