Se mi farà altra instantia o mi ricercarà di qualche cosa, potrà ben mancare il potere, ma la volontà di giovarli non mancarà mai, e per lui stesso e per rispetto di V. S., alla quale io son sommamente desideroso di servire. Et le bacio le mani.
Di Fiorenza, il dì XI di Settembre 1607.
Di V. S. molto Mag.ca et molto Ecc.teAff.mo Ser.re
Cipriano Sarac.llo
Fuori: Al Molto Mag.co et molto Ecc.te Sig. mio Oss.moIl S.r Galileo Galilei, Professore di Mattematica, in
Padova.
164*.
SILVIO PICCOLOMINI a GALILEO in Padova.
Firenze, 8 ottobre 1607.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VI, car. 131. - Autografa la sottoscrizione.
Ill.re Sig.r mio Oss.mo
Sapendo io quanto V. S. sia mio affetionato amico, mi rendo certo che l'harà sentito e sentirà gusto dell' felice successo dell'impresa della fortezza e città di Bona in Barberia, commessami dal Ser.mo Gran Duca, mio Signore, al quale è stata di tanto contento e sodisfatione, che ha voluto che se ne mandi la relatione et il disegno alla stampa(326); quali mando qui inclusi a V. S., acciò la veda e senta destintamente i particolari(327), se bene ne sono stati lasciati molti.
Desidero e prego V. S. a favorirmi d'avisarmi che provisione dia la Republica al generale dell'artiglieria, et imparticolare quello che dà(328) al S.r Ferrante de' Rossi; e ciò quanto prima, perdonandomi s'io l'infastidisco. E comandi a me dove son buono: e li bacio le mani.
Di Fior.a, il dì 8 di 8bre 1607.
Di V. S. Ill.reHo riceuto il libro mandatomi, et mi è stato gratissimo, ringratiandola infinitamente.
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