Scrissi, e ho havuta risposta, e che si priverà della calamita, tutta via che si trovi il prezzo di che è la stima: e già che si ha in mano di poterla havere, mi è parso di dire alcuni particolari che ho veduto io più volte nella detta calamita, havendola havuta più volte nelle mani.
Prima, è tanto vigorosa, che sostiene un fil di ferro lungo un dito, e grosso come una penna da scrivere, al quale sia attaccato libbre 6 e mezza di qualsivoglia materia; e credo, se io ho bene a memoria, che le libbre 6 e mezza fussero pesate alla grossa di queste libbre di qua, che delle fiorentine saranno circa dieci. Attaccandovi un oncinetto di ferro, non più grande di mezzo granello di grano, lo sosterrà insieme col peso di tre zecchini, che gli sieno appesi. Ha tanta forza, che appressatagli la punta d'una grande scimitarra, vicina quanto è la grossezza d'una piastra d'argento, sforza ambo le mani di qualunque gagliarda persona, che anco per maggior resistenza s'appoggiasse il pomo della detta arme al petto,(338) e per forza la rapisce a sè. Io poi vi scopersi un altro effetto mirabile, il quale non ho potuto poi più rivedere in alcun'altra calamita; e questo è, che dalla medesima parte scaccia e tira il medesimo ferro: lo tira, mentre che gli sarà posto lontano 4 o 5 dita; ma se se li accosterà vicino a un dito in circa, lo discaccia: sicchè posandolo sopra una tavola e andando alla sua volta con la calamita, quello fugge, e seguitandolo con la calamita tuttavia scappa; ma se si ritira la calamita in dietro, quando se li è slontanata per quattro dita, il ferro comincia a moversi verso lei, e la va seguitando quanto altri la ritira indietro; ma non se gli vuole accostare a un dito, anzi, come ho detto, andandogli incontro con la calamita il ferro si ritira e fugge.
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