Io ho hauto molto caro di haver la calamita nelle mani, per esperimentar la sua virtù più diligentemente, essendo che V. S. Ill.ma mi ha data una limitata condizione, senza la quale non si ha da concludere o effettuare la offerta di S. A. S., per il servizio della quale io mi sono adoperato con ogni spirito, non havendo niuno altro rispetto che la sua satisfazione; oltre alla quale satisfazione è ben ragionevole che io procuri anco la mia, la quale non consiste in altro se non in far sì che S. A. S. resti certificata, che non ho scritto costà cosa che detragga un solo capello alla mera verità, mentre ho parlato delle qualità di questa pietra. Et perchè mi viene replicato sopra una sola, che è circa 'l peso che ella può sostenere, havendo io scritto altra volta che, potendo pesar lei circa 5 libre, poteva sostenere altretanto(343) di ferro, hora io specifico più a V. S. Ill.ma, et per lei al S.mo nostro Signore, che la pietra pesa oncie 53 a questo peso, sì che non credo che calerà molto dalle 5 libre al peso di Fírenze; ma ben che calasse qualche cosa, questo poco importa, anzi tanto sarà maggior la meraviglia, quanto che ella sostiene più di libre 5 1/2 di ferro, sì come li fo sostenere io, et credo che più ancora li farò sostenere avanti che mi esca delle mani. Nè si meravigli V. S. Ill.ma che ci sia bisogno di esperienze et investigazioni per scoprir la sua forza; perchè, prima, i punti nella pietra dove la virtù è robustissima, sono due soli poli, et questi bisogna con diligenza ritrovare; in oltre, la virtù del sostenere non è meno del ferro che della calamita, sì che non ogni ferro, nè di ogni grandezza et figura, è egualmente sostenuto, ma l'acciaio elaboratissimo, et di una particolare figura et grandezza, più gagliardamente si attacca.
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Fírenze
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