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      Circha questo particolare, vi dico in poche parole che con ogni mio potere anzi patirò ogni incomodo, acciò io vi dia in parte soddisfazione; ma che sia possibile che io trovi 1400 S.di, che so che restano haver i nostri cognati(350), questo so che non potrò fare: et tal som[ma] di denari mai à da calare, poichè ci è fatica a pag[ar] solo l'interessi. Bisognava dar la dote alle sorelle non conforme al vostro animo solamente, ma ancora conforme a la mi[a] borsa. Dio benedetto vede il cuor di tutti; et se io non vo sodisfacendo con li effetti, mi dica uno se ò mai hauto il modo di poterlo fare. Quando vi mandai li f. 50 per.... il Sig.r Cosimo mi prestò f. 30, i quali non ò ancora pagati, [...spero] in breve pagarlo, poichè mi scrive che vuole un de' mia liuti; et da poi senza fallo mi farò prestar 50 f., et ve li manderò: altro non so che fare. In questi primi mesi mi è convenuto spendere assai in casa. So che direte che dovevo lasciar star di tor moglie, et considerare alle nostre sorelle. Dio mio benedetto, stentar tutto il tempo della mia vita per avanzar quattro soldi per darli poi alle sorelle! soma e giogo troppo amaro e grave, et sono più che sicuro che stentando 30 anni(351) non potrei avanzar tanto, che io potessi dar l'intera sodisfazione. Dio mi aiuti, voglio fare più di quello che potrò: abbiatemi un poco di conpassione, et considerate che non potrete mai dire che io abbia hauto il cuor a cavarmi le mie voglie senza curarmi di altri. Del'aver tolto moglie direte che questa sol voglia è stata bastante a dichiararmi poco desideroso dì far il debito mio.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume X. Carteggio 1574-1610
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 710

   





Cosimo