Ben è vero che il Gran Duca nostro Signore desidera quest'estate di rivedere V. S. in Firenze, havendo gran bisogno della presenza et opera di lei; et perciò m'ha comandato di scriverle ch'ella venga in tutti i modi. Et io le bacio di tutto cuore le mani.
Da Livorno, a 12 d'Aprile 1608.
Di V. S. Ill.re et molto Ecc.teS.r Galileo Galilei
Serv.re Aff.moBelisario Vinta.
Fuori: All' Ill.re et molto Ecc.te S.r mio Oss.mo[Il S.]r Galileo Galilei.
Padova.
182*.
ANTONTO SANTINI a [GALILEO in Padova].
Venezia, 18 aprile 1608.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXXVIII, n.° 162. - Autografa.
Molto Ill.re. et molto Ecc.te S.r mio,
Con occasione di mandarle l'alligata del Sig. Ghetaldi(365), le mando anche il titolo della propositione che nel Vieta, le accennai, era scabrosa. Le manderò anche la solutione mia, quando si compiacci di essaminarla; e se anche prima haverà tempo dirmene la sua sentenza, mi gusterà: e se io fosse libero, voleritieri verria a vedere Padova, chè in sei anni che ho stantiato a Venetia, ancora non sono uscito. Le bacio le mane, et me le raccomando.
Di V.a, li 18 Aprile 1608.
Di V. S. molto Ill.re. et molto Ecc.teSuo Aff.mo
Ant. Santini.
183*.
BELISARIO VINTA a GALILEO in Padova.
Livorno, 19 aprile 1608.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a XCIII, n.° 45. - Autografa la sottoscrizione.
Ill.re et molto Ecc.te S.r mio Oss.mo
Mando a V. S. l'alligato ordine(366). Può andare a sua posta a pigliar le doble a Venezia, et quivi per parte del Ser.mo Gran Duca consegnerà la calamita et quelle appartenenze al Sig.
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