188.
GALILEO a BELISARIO VINTA in Firenze.
Padova, 23 maggio 1608.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. IV, car. 23. - Autografa la sottoscrizione.
Ill.mo Sig.r et P.ron Col.mo
Io mi trovo da quindeci giorni in qua in letto con febre continua, dove non è il minor travaglio, anzi per aventura il maggiore, il non haver ricevuto lettere di V. S. Ill.ma nè questo ordinario nè l'altro; et benchè io non possa credere che il servitio che io consegnai di propria mano a quello che attende ai procacci in Venetia, la sera di Santa Croce(395) alle cinque hore di notte, non sia stato ben ricapitato, et anco non sia stato di intiera sadisfattione del Ser.mo nostro Signore, tuttavia non posso fare di non restar con qualche travaglio, non sentendo nuova dell'arrivo. Vero è che mi resta qualche speranza di ricevere lettere di V. S. Ill.ma domani o l'altro, poichè non so per quale accidente le sue mi vengano sempre tratenute in Venetia due o tre giorni. Ma perchè il termine di potergli scrivere con questo procaccio non si estende oltre al segno di hoggi, non ho voluto diferir più di scrivergli, et supplicarla a farmi gratia ch'io 'ntenda il successo del negotio. Et per non accrescer molestia a lei et aggravio al mio male, finirò con baciargli humilmente le mani et ricordarmegli servitore divotissimo. Il Signore la feliciti.
Di Padoa, li 23 di Maggio 1608.
D. V. S. Ill.maS.r Oblig.mo
Galileo Gal.i
Fuori: All'lll.mo Sig.r P.ron Col.moIl Sig.r C. Belisario Vinta, Seg.rio di S. A. S.
Firenze.
189*.
BELISARIO VINTA a GALILEO in Padova.
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