Et con ogni humiltà inchinandomi all'A. V. S., reverentemente li bacio la vesta, et da Dio li prego il colmo di felicità.
Di Padova, li 19 di Dicembre 1608.
Di V. A. S.
Hum.mo Servo
Galileo Galilei.
Fuori, d'altra mano: Alla Ser.ma Gran Duchessa di Toschana, mia Signora.
Firenze.
203.
CRISTINA DI LORENA a GALILEO in Padova.
Firenze, 8 gennaio 1609.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIV, car. 19. - Autografa la firma.
Mag.co nostro Dilett.mo
Noi non mancheremo d'havere in particolare raccomandazione Benedetto Landucci, vostro cognato, nelle occasioni che si presenteranno proporzionate alla persona sua. Et perchè nell'offizio che egli specificatamente chiedeva(416) non è stato luogo per lui, essendo già dal Gran Duca stato promesso, egli si potrà ricordare in qualche altra cosa, conservando Noi la nostra solita buona volontà verso il vostro merito. Et Dio vi conservi.
Da Fiorenza, alli 8 di Gennaio 1608(417).
Galileo Galilei.
[vedi figura 203.gif]Fuor: Al Mag.co nostro Dilett.mo
Mess. Galileo Galilei, Lettore di Matematica nello Studio diPadova.
204.
GALILEO a CRISTINA DI LORENA [in Firenze].
Padova, 16 gennaio 1609.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. IV, car. 33. - Autografa.
Ser.ma Mad.ma et Mia Sig.ra Col.ma
Per calculare con le tavole Pruteniche et emendare il moto del sole con quelle di Tico Brae per l'uno et per l'altro delli due tempi dubbii del nascimento del Ser. G. D., mi è bisognato consumar tanto tempo, che non prima di adesso ho potuto assicurarmi a dire a V. A. S. cosa alcuna di resoluto circa il suo dubbio.
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