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      Il Signore Dio gli conceda il colmo di felicità.
     
      Di Pad.a, li 26 di Febraio 1609.
      Di V. A. S.
      Humil.mo et Dev.mo Servo et Vassallo
      Galileo Galilei.
     
      Fuori: Al Ser.mo Don Cosimo Medici,
      G. D. di Toscana, mio Sig.re e Pad.ne Col.mo
     
     
     
      209.
      GALILEO al "S. VESP." [in Firenze].
      [Padova, febbraio 1609].
      .
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. IV, car. 111. - Minuta autografa.
     
      La lettera(424) di V. S. per molti rispetti mi è stata gratissima: prima, col rendermi testimonianza della memoria che tiene il Ser.mo G. D., mio Signore, di me; poi, con l'accertarmi della continuata affezione dell'Ill.mo S. . Pic.(425), da me infinitamente stimata, come anco dell'amore di V. S., il quale, facendogli prendere a quore i miei interessi, l'induce così cortesemente a scrivermi intorno a particolari di gran momento. De i quali uffizii et a l'Ill.mo S. Enea et a V. S. io resto perpetuamente obligato, et gliene rendo grazie infinite; et parmi debito mio, in segno di quanto io gradisca tanta cortesia, slargarmi con le SS.e loro intorno a i miei pensíeri et a quello stato di vita nel quale sarebbe mio desiderio di passar quelli anni che mi restano, acciò che in altra occasione, che si presentasse all'Ill.mo S. Enea, possa con la sua prudenza et destrezza rispondere più determinatamente al Ser.mo nostro Signore: verso la cui Altezza, oltre a quel reverente ossequio(426) et humilissima obedienza che da ogni fedel vassallo gli è dovuta, mi trovo io da così particolare devozione, et siami lecito dire amore (perchè nè anco Idio stesso altro affetto richiede in noi più che l'amarlo), inclinato, che, posto da banda ogn'altro mio interesse, non è condizione alcuna con la(427) quale io non permutasse la mia fortuna, quando così piacere intendessi a quell'Altezza; sì che questa sola risposta potria bastare ad effettuare ogni resoluzione, che a quella piacesse di prendere sopra la persona mia.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume X. Carteggio 1574-1610
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 710

   





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