Ringratio V. S. finalmente dell'amorevole proferta, che mi fa, di favorirmi d'altre sue pellegrine inventioni, il che desidero sommamente, pur che non sia delle piramidi; la qual materia io presi a trattare et ne ho già finiti tre libri, et altri tre finiti nell'intelletto, nè voglio di tal soggetto vedere inventioni d'altri: et in ciò vinco me stesso, per non impigrire.
Il teorema di V. S. m'è piaciuto al pari de' più maravigliosi d'Archimede. L'ha letto ancora la S.ra Margarita Sarocchi, che fu già mia discepola, donna dottissima in tutte le scienze et d'ingegno acutissimo; et giudica del facitore l'istesso che io, et a V. S. s'arricommanda, pregandola a farle gratia, s'ell'ha letti quei canti della Scanderbeide, suo poema heroico, che le furono tolti prima ch'ella li revedesse(459), di scrivermene il suo parere et quel che altri ne sentono costì, sì come anch'io la prego. Et per non darle più noia, a forza fo fine, riserbando quel che mi restava di dire ad altro tempo. Prego Dio la conservi sempre felice, et a me dia occasione di goder V. S. di presenza et di poterla servire; il che sarà in ogni luogo et in ogni tempo, siccome ho fatto con la lingua, predicando il suo valore per tant'anni che non ci siamo revisti: sì che dove V. S. mi vedrà atto, facciami degno de' suoi commandamenti. Et le bacio le mani.
Di Roma, li 4 d'Aprile 1609.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maSer.re Devotissimo
Luca Valerio.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.moIl S.r Gallileo Gallilei, Lettor di Mattematica nello Studio di
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